26 luglio 2010 Il seme della colpa Christian Lehman
2009 Meridiano Zero
Christian Lehmann - Il seme della colpa
Titolo originale: Une question de confiance
Traduzione di Giovanni Zucca
158 pag. - ! 13,50 - Meridiano Zero
ISBN 978-88-8237-189-0
"Non hanno il diritto di fare una cosa così, non a un dottore come lui.
Guardi che lo so di cos’è accusato, me l’ha detto la mia vicina, ma è una
cosa che non sta in piedi. È un dottore bravissimo, il dottor Thierry, è
molto umano. E di dottori io ne so qualcosa, è il quarto che ho, gli altri
sono morti prima di me, tanto per dirle… Be’, uno come lui io non l’ho mai
visto. Quanti crede che ce ne siano, di dottori che si dannerebbero l’anima
per far restare una povera vecchia come me a casa sua?"
Il noir visto da Christian Lehmann
Una telefonata nella notte. Una voce di donna che parla tra le lacrime. Suo marito, Thierry Salvaing, medico di famiglia, è stato trattenuto in custodia cautelare, accusato di aver praticato l’eutanasia su una paziente. La moglie Béatrice vede un’unica possibilità di aiutarlo - far intervenire il vecchio amico, Laurent Scheller, che un tempo esercitava la professione proprio come Thierry e poi l’aveva abbandonata per scrivere un libro e diventare una stella televisiva. Laurent conosce tante persone, Laurent, con il suo ruolo pubblico, può battagliare in favore di Thierry. E infatti Laurent lo fa, sconsigliato dal suo avvocato, che peraltro lui pagherà di tasca propria perché assuma la difesa dell’amico. Laurent si mette al volante, raggiunge la casa dei Salvaing nei dintorni di Parigi, addirittura si offre come sostituto di Thierry nell’ambulatorio, si reca in visita ai pazienti a casa, si accattiva la simpatia dei tre bambini dell’amico. E della moglie, ahimé.
Perché fa tutto questo Laurent? Si è veramente stancato della vita sotto i riflettori? Soffre di un rigurgito di amicizia, dopo essere scomparso per dodici anni, dopo non aver mai risposto ad un invito dei Salvaing, mai una parola di rallegramento per la nascita dei bambini e neppure di dolore per la morte di Daniel, l’altro amico sia suo sia di Thierry? Che cosa pensa Laurent dell’eutanasia?
Che cosa pensa Laurent di Thierry Salvaing?"
Il seme della colpa è un piccolo libro denso che offre una lettura veloce, colma però di spunti di riflessione. Il tema centrale è quello dell’eutanasia (a scanso di equivoci chiariamo che il libro è stato pubblicato in Francia nel 2002, ben prima, quindi, delle polemiche del caso Eluana in Italia), ma, per parlarne, Christian Lehmann - medico generico lui stesso, oltre che scrittore e giornalista - sceglie due personaggi che sono l’uno l’antitesi dell’altro, pur condividendo la stessa formazione, pur essendo stati molto vicini in passato. E uno dei due - quello che ha raggiunto la fama, naturalmente - è la voce narrante. Un espediente narrativo che permette allo scrittore di giocare di ambiguità, perché si suppone che chi parla in prima persona sia credibile e che ci si debba fidare di lui. Invece, ricordiamolo, Laurent Scheller è abituato a fare l’attore e ad avere un pubblico davanti. Forse non sa più neppure lui stesso quando recita e quando no. O comunque questa è l’impressione che ha il lettore, che resta sospeso nell’incertezza sui moventi di Laurent, sulla sincerità del rimpianto e della nostalgia per un altro tipo di vita, per una famiglia e dei bambini, per dei pazienti di cui si sa tutto e per cui il medico curante -Thierry in questo caso - è un padre, un fratello, un amico, per una professione esercitata secondo il suo vero spirito e con tanta, tantissima umanità.
C’è il buono e c’è il cattivo, nel libro di Christian Lehmann. Soltanto che a tratti pare difficile distinguere quale dei due, se Laurent o Thierry, sia il buono e quale sia il cattivo. Spesso la realtà non ha linee di demarcazione così nette; spesso il lupo si traveste da agnello e l’agnello è obbligato a fare il lupo, anche se non ne è capace perché resterà sempre un agnello.
Il lettore crede di sapere, proprio come Laurent, ‘che cosa’ ha fatto Thierry - e non si stupisce più che tanto.
Ma c’è ugualmente la sorpresa finale. Con l’amara riflessione che ognuno di noi conosce un Laurent e un Thierry (e una Béatrice).
L'autore
Christian Lehmann
Parigi, 1958
Diventa medico generico nel 1985. Da allora affianca la sua professione con quella di scrittore e giornalista. Oltre a essere autore di gialli e noir è un apprezzato scrittore per bambini.
da http://www.wuz.it
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