"Destino" è una piccola fiaba surreale, ideata nel 1945 da due mostri sacri: Salvador Dalì e Walt Disney. Un pittore e un cineasta, creatori di immagini eterne
Nel 1945 i destini di due grandi uomini si incontravano. Un incontro felice, ma non immediatamente fortunato. Che avrebbe, tuttavia, lasciato uno straordinario segno, molto tempo dopo. Erano lontani, per interessi, geografie, attitudini. E insieme s’erano messi in testa di fare un cartone animato. Disney produceva, il compositore messicano Armando Dominguez scriveva le musiche e Dalì, insieme al disegnatore degli studios John Hench, lavorava alle immagini.
Lo chiamarono “Destino”. Otto mesi di fatica e poi, purtroppo, lo stop. L’esplodere della guerra e le improvvise difficoltà economiche, costrinsero la Disney a bloccare il progetto. Hench aveva prodotto un piccolo test d’animazione di diciotto secondi, sperando che un giorno, prima o poi, l’azienda avrebbe recuperato quel sogno. E così fu. Oltre cinquant’anni dopo il nipote di Walt Disney, Roy Edward Disney, allora alle prese con la realizzazione di Fantasia 2000, scovò quel piccolo test e a ritrovò le bozze. Colpo di fulmine immediato. Furono gli studios di Parigi a occuparsi del ripristino e della confezione del cartoon, con la produzione di Baker Bloodworth e la direzione di Dominique Monfrey: venticinque animatori lavorarono a quella sfida, decifrando l’incredibile storyboard dei due autori.
La storia? Romantica e surreale, naturalmente. Protagonista è una fanciulla che insegue il suo amore, il Tempo, viaggiando attraverso spazi onirici, fantastici, abitati da strane creature e scanditi da continui incantesimi. Una fiaba che arriva direttamente dall’immaginazione fervida del padre del surrealismo e che grazie all’intuizione del padre dell’animazione, è diventata realtà. Con la complicità del destino.
Ridotto da http://www.artribune.com, Helga Marsala, 2 aprile 2014
(edizione 2012)
Task Force: G Bettelli, G. Della Rocca, M. Fusari , P. Martorano, P. Mastronardi, M.Solca, G. Torri
Gruppo di Studio Sicurezza in Anestesia: E. Adrario, G. Arena, M. Astuto, G. Bettelli, E. Calderini, A. De Gasperi, M. Fusari, Y Leykin, L. Lorenzini, L. Lubatti, C. Pace, L. Piazza, C. Pontecorvo, R. Rago, I. Salvo, M. Sammartino, M. Solca, V. Sonzogni, S. Taddei, G. Torri
Caltabellotta A., Iacono A.
Evidence 2014;6(9):e1000089
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Sul Blog i Contenuti del Numero 28
Dicembre 2014
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Fonti N.°28, DICEMBRE 2014
Si ringraziano altresì:
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-Il Pensiero Scientifico Editore
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GIMBE