Andrew Polushkin, il fotografo della memoria.
“Coloro che hanno attraversato il Lete perdono la memoria.
Ansie, sentimenti, idee, sogni - dissipa tutto, come fumo.
Solo i gusci vuoti delle persone su vecchie fotografie ingiallite rimangono.
Un serpente a secco sulla riva.”
Andrew Polushkin
A guardarle per la prima volta, così, svogliatamente, le Foto di Andrew Polushkin -emergente Fotografo e Pittore Russo, costruttore di collage e patchwork di memoria-, disturbano, per l’aspetto eccessivamente cupo e un pò pauroso che se ne ricava. Poi se invece ci si sofferma su ognuna di esse ci si accorge che queste foto hanno come uno spessore, una profondità, che ci permette di allungare lo sguardo su piani che dall’oggi guardano indietro al passato e viceversa, come se stessimo osservando un percorso della memoria all’indietro e ritorno. Un Seguire la strada che ci ha portato ad un ricordo che cattura. Specie in queste che vi mostriamo, che appartengono al gruppo “Ricostruzione della Memoria”, possiamo rincorrere i suoi ricordi indietro sino all’infanzia di lui bambino vestito da marinaretto, attraverso giochi di specchi possiamo attraversare varie fasi ed età di un suo ricordo di donna, o sentirci grandi, seduti nella giostra che da bambini ci portava in tondo; sino alla memoria più ancestrale, quasi l’affresco onirico d’un percorso di crescita che dall’infanzia innocente ci porta alla consapevolezza forte di un tempo futuro, il nostro essere futuro che ci viene incontro... o forse la nostra paura di crescere e divenire adulti, come la maschera di Giano, fatti di passato e futuro.
Profondi patchwork, queste immagini ci rimandano le visioni inconsce di un’infanzia trascorsa in quella russia della rivoluzione oggi liberata, che tanto ha segnato il passato della memoria di Polushkin e dentro cui si può precipitare, a guardare più profondamente ed attentamente le sue opera. “Nella serie Ricostruzione della memoria”, dice Irina Tchmyreva, curatrice della mostra Crossroads: fotografi russi contemporanei, Australian Centre for Photography, “Polushkin opera con vecchie foto, scegliendo i ricordi più emozionanti, bizzarri esempi dal finale effetto surreale. Come fare un collage di ricordi al computer. Tuttavia, il computer è solo uno strumento di produzione e Polushkin dispone di una memoria storica fortemente sviluppato. Egli sperimenta i fatti della storia sociale come fossero la storia della sua vita.” e viceversa aggiungerei. “La metafora complessa del passato instabile nella ricostruzione della memoria è rafforzata attraverso la tecnica di stampa al bromoil, che dà alle foto quel senso dark di un ricordo rincorso e ritrovato in un passato buio. Questa al bromoil è una tecnica ricostruttiva. Dopo la creazione del collage, l'artista ottiene un taglio forte e lo stampa ad alto contrasto in argento dal negativo digitale.” Come fa Polushkin, che partendo da un volto senza identità ci porta sino a lui attraverso volti ed immagini della sua infanzia più inconscia.”
Buona visione sia del filmato che delle foto.
Salvatore Vasta
Come presentazione dell’Autore, nato a Leningrado nel ‘72, nulla è meglio delle sue parole, di seguito riportate:
“Le prime iniezioni artistiche indirette sono state le illustrazioni dei libri per bambini.
I miei genitori me li leggevano per addormentarmi più velocemente.
Io chiudevo gli occhi e ad un certo punto iniziava un’animazione pallida e timida con protagonisti semi-trasparenti. Progressivamente nel tempo le apparizioni divennero più concrete e si riempirono di colori.
Ero immerso in uno stato intermedio tra i sogni e la realtà.
I miei genitori, soddisfatti dell’esito soporifero della lettura, chiudevano il libro ed ignari del mondo parallelo che animava il mio sonno, mi lasciavano nella stanza buia.
Io rimanevo sdraiato e osservavo i miei eroi giocare sempre più autonomamente.
Il giorno dopo voltavo le pagine del libro, esaminavo le illustrazioni, ed arrivavo sempre alla conclusione che i protagonisti del mio sonno erano più interessanti di quelli raffigurati sulle pagine del libro. Compresi subito che la realtà poteva aiutarmi poco. Ed il fatto che i miei eroi fossero in esclusiva per me, diede un gran valore a quelle magiche apparizioni notturne.
Tentai di descrivere le saghe notturne a genitori e compagni ma con le mie poche ed ingenue parole di quei tempi, tutto si trasformava in meste e goffe caricature.
Arrivò la prima macchina fotografica, che mi attrasse più per i marchingegni interni che per le sue potenzialità, infatti rimase intera solo per qualche ora. Quando ebbi 13 anni mi accaddero due cose che agirono come catalizzatore.
La prima: fui rapito dalle illustrazioni di due libri su Goya e su Bosch.
Fu allora che mi resi conto che all’interno del mio animo albergava uno sciame di bestie e compresi subito che non mi avrebbero lasciato in pace finché non mi fossi definitivamente liberato di loro.
La seconda: feci un dipinto sulla mia professoressa di musica nel bagno di scuola.
Il dipinto rappresentava il suo splendido ed immenso seno che usciva prorompente devastando un pianoforte ed un busto di Beethoven.
Quell’immagine fu un successo, il mio primo successo.
A 16 anni, cominciai la mia autoistruzione in Storia dell’arte.
Gli studi durarono degli anni, e formarono le mie conoscenze e la mia coscienza artistica, trovai il mio linguaggio ed il mio stile, sfociando infine nella mia prima mostra all’età di 21 anni Nel 1999 mi avvicinai alle immagini digitali e ciò grazie all’artista italiano Alessandro Bavari, dal quale compresi il valore del computer e soprattutto l’uso che potevo farne affinché la mia ricerca potesse evolversi.
Considerazioni:
Credo che la necessità di creare sia uno sforzo innato.
Si nasce con o senza questo istinto.
Si può insegnare ad un bambino a disegnare, a fare foto, a suonare il piano o a ricamare, ma tutto ciò non diventerà mai una necessità se il bambino non ha la creatività in sé.
Questo meccanismo sta dentro di noi dalla nascita, è come il ticchettio di una bomba ad orologeria che aspetta solo il momento giusto per esplodere, e nel momento in cui la deflagrazione avvolge tutti i nostri sensi, arriva il desiderio incontenibile di creare… Molti anni dopo scoprirai che non puoi più vivere senza questo… e non sarai capace di avere una vita normale come gli altri.
Dopo due giorni di solo lavoro o di solo riposo, ti sentirai irascibile per il tempo inutilmente perso e che avresti potuto impiegare nell’evoluzione del tuo mondo parallelo. La dipendenza è così forte che un uomo creativo diventa uno scarto per la società. A tua moglie dirai di avere un’amante, alla tua amante dirai di essere sposato ma in realtà correrai allo studio, al laboratorio per creare, creare ed ancora creare…”
Andrew Polushkin
http://polushkin.net/
Portfolio:
Trap of Illusive Sensations
Vague time
Reconstruction Of Memory
Memory Erosion
Petersburg hallucinating
Virus of Decorativity
Herbarium
Sweet Home Clinic
Things`Dreams
Approfondimenti:
Indirizzo dell' Editore dove reperire le sue stampe originali
http://www.eyemazingeditions.com/photographers/andrew-polushkin/95/3
Il Video allegato a questa presentazione dell'Autore:
Trap of illusive sensations
è tratto da: youtube Polushkin channel
Le foto, necessarie alla presentazione dell’autore, sono coperte da copyright:
©andrew-polushkin
Aggiornato al: 3 Giugno 2011
TECHNE': TOP DOWNLOAD
PERIODO JUN 2009-JUN 2010F. Bloos K. Reinhart
Intensive Care Med (2006) 3:161-163
Ed. Italiana
Top Download: 7527
Jun 2009- Jun 2010
Dr.ssa G. Lazzaro
U.O. II Anestesia e Rianimazione
AORNAS Civico Palermo
Top Download 4073
Jun 2009- Jun 2010
P.J.D. Andrews, G. Citerio
Intensive Care Med (2005) 1:62-65
Ed. Italiana
Top Download 3905
Jun 2009- Jun 2010
Documento di Consenso Regionale
Versione n. 3.2 – Aprile 2007
PROGETTO CORIST:
COntrollo Rischio Infettivo in Sanità Toscana
Top Download 1756 Jun 2009-Jun 2010
IL MEGLIO DI TIMEOUTINTENSIVA.IT
Per i 5 Anni di Timeoutintensiva.it:
“Il Meglio di Timeoutintensiva”
Troverete nelle sezioni:
Student Corner,Techne, Archive,
i Files con Più Download
(ed il loro Numero)
nel periodo da noi scelto che va
da Giugno 2009 a giugno 2010
Un Nostro Grazie a Lucia Fontanella
e Alessandro Vitale-Brovarone
per “Outcome” l’articolo che ci
hanno inviato e che con piacere
abbiamo pubblicato in Focus
Ancora Grazie ad Antonella Barbierato
per il racconto “Tutto In Una Stanza”
da ospedaleaperto.com
Grazie ad Emilia Maggiordomo e
Laura Costa per la Recensione
sulla poetica di Joe Bousquet
in Out of Border
Grazie ai Colleghi della IIa Anestesia
e Rianimazione
AORNAS Ospedale Civico
Palermo che ci collaborano
Grazie al Dr. Giorgio Fabbri,
Direttore della Neurorianimazione
AORNAS Ospedale Civico Palermo
Unica Rianimazione Siciliana
da anni Aperta ai Familiari h 24,
che mi ha permesso di citarlo nel
mio Editoriale sulle T.I. Aperte
in Focus
Grazie al dr. Ugo Sottile che ci ha in
questi anni collaborato per
le Recensioni Musicali
Un Particolare Ringraziamento
a tutti gli amici, professionisti ed
Editori che in questi 5 anni ci hanno
collaborato e sostenuto
Infine un GRAZIE di Cuore
a Tutti i Curatori Editoriali della
Rivista Timeoutintensiva
per l’Affezione al Progetto e
la loro pervicace intelligenza
Si ringraziano altresì:
Fonti Numero 17 Giugno 20011
ospedaleaperto.com
SST
Servizio Sanitario della Toscana
www.snlg-iss.it
www.regione.toscana.it/sst
PROGETTO CORIST
Giornale Italiano di Medicina
del Lavoro ed Ergonomia
PI-ME, Pavia ISSN 1592-7830
http://gimle.fsm.it
SIAARTI
http://www.siaarti.it/
Minerva Anestesiologica
Acta Anesthesiologica Italica
SARNePI
http://www.sarnepi.it/
Intensive care
Edizione Italiana
Biomed Central Open Acces
http://www.biomedcentral.com/
Lancet
www.thelancet.com
Anaesthesia
http://www.aagbi.org/publications
The New York Times
www.nytimes.com/
Istituto Mario Negri
http://www.marionegri.it/
J. Neurological Science
Versione Italiana
Quaderni ASRI
S.S.Emilia.Romagna
AUSL Rimini
Decidere in Medicina -
Dal Caso Clinico
All’evidenza
Anno VII numero 1 Febbraio 2007
Aggiornato al: 3 Giugno 2011