Sebastião Salgado nasce l’8 Febbraio del 1944, in un piccolo paese dello stato brasiliano di Minas Gerais, Aimorés, zona che all’epoca era ricoperta per il 70% dalla ricchissima vegetazione delle foreste atlantiche, costituendo uno dei 25 hot spot a livello mondiale.
Nel 1960, Salgado si trasferisce a Vittoria, capitale dello stato Espirito Santo, in modo da completare gli studi. Nel 1963, si iscrive alla facoltà di Economia, dove si laurea nel 1967, lo stesso anno del suo matrimonio con Lélia Deluiz Wanick, dalla quale avrà due figli.
Tra il 1967 e il 1967 la coppia si trasferisce due volte, prima a São Paulo e in seguito a Parigi, in modo tale da poter approfondire i rispettivi studi (Economia e musica per Salgado e architettura per Lélia).Nel 1971 partono alla volta di Londra, dove Salgado inizia a lavorare come economista presso la International Coffee Organization. In questo periodo si trova a dover viaggiare spesso in Africa per lavoro ed è proprio durante questi viaggi che si avvicina per la prima volta al mondo della fotografia. Le immagini scattate in quei luoghi lo impressionano a tal punto che decide di lasciare il suo lavoro da economista e ritornare a Parigi, nel 1973, per iniziare la sua carriera da fotografo.
Il suo primo lavoro da fotografo è come free lance presso l’agenzia fotografica Sygma, con la quale collabora dal 1974 al 1975, documentando storie ambientate in Portogallo, Angola e Mozambico. Nel 1975 inizia la collaborazione con l’agenzia Gamma, occupandosi di documentare storie provenienti da svariati luoghi dell’Africa, dell’America Latina e dell’Europa. Nel 1977 inizia un saggio fotografico sulle popolazioni indigene dell’America Latina, un lavoro terminato nel 1984 e pubblicato in Europa con il titolo Other Americas dall’agenzia Magnum Photos, con la quale collabora per 15 anni, dal 1979 al 1994.
Dal 1984 al 1986, lavora ad un progetto documentaristico di 18 mesi sul problema della carestia in Africa, in collaborazione con l’associazione Doctors without Borders (Medici senza Frontiere). Pubblica 2 libri, editi in Francia (Sahel, L’homme en détresse) e in Spagna (Sahel en fin del camino). a supporto del lavoro dell’associazione.
Dal 1986 al 1992 Salgado viaggia attraverso 23 paesi differenti, per un progetto fotografico basato sulla fine dell’era dell’industria del lavoro manuale su larga scala, progetto che culmina con la pubblicazione in 8 paesi dell’opera Workers: an archeology of the industrial era, nel 1993. Il libro si rivela un grande successo (più di 100.000 copie vendute) e grandissima parte delle foto vengono esposte in più di 60 musei nel mondo.
Nel 1993 Salgado inizia un altro lavoro, ispirato al precedente Workers, sul tema dell’immigrazione. Per realizzarlo, viaggia attraverso tutti i continenti, toccando 43 paesi, per documentare la storia di persone comuni che abbandonano il loro luogo d’origine per migrare verso le grandi città. Come parte del progetto, ad esempio, documenta la vita in 9 megalopoli che hanno visto aumentare notevolmente la propria popolazione, grazie all’immigrazione, nelle precedenti 2 decadi. Il progetto sfocia in due libri, Migrations e Portraits of Children of the Migration, diffusi in 8 paesi, con oltre 220.000 copie.
Tra le altre pubblicazioni troviamo: Les cheminots (Francia, 1989); An Uncertain Grace (USA, Inghilterra, Giappone, Francia, Portogallo, Italia, 1990); The Best Photos (Brasile, 1992); Photopoche (Francia, 1993); Terra (Brasile, Francia, Portogallo, Italia, Inghilterra, Germania, Spagna, 1997); Photopoche Serra Pelada (Francia, 1999).
Quasi tutti questi libri, così come le mostre, sono state concepite e create dalla moglie di Salgado, Lélia Deluiz Wanick. Lei e Salgado fondano, nel 1994, la Amazonas Images, dopo che Salgado lascia la Magnum Photos. L’agenzia dei coniugi Salgado può essere considerata la più piccola agenzia del mondo, dato che è rappresentata da un solo fotografo.
Dal 1991, Salgado e Lélia lavorano per il ripristino e la salvaguardia di una piccola parte delle foreste atlantiche in Brasile. Nel 1998 riescono a far riconoscere quei luoghi come riserva naturale, e ad avviare un programma di sensibilizzazione e un centro di educazione per lo sviluppo, gestito dall’Istituto Terra, sempre della famiglia Salgado.
Salgado è ambasciatore per l’UNICEF e membro dell’Accademia delle Arti e delle Scienze degli USA. Ha ricevuto numerosi premi ed onorificenze per i suoi lavori fotografici.
Biografia ridotta e tratta da Club Immagine
Nel 2014 esce il film "Il sale della Terra" diretto da Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado, di cui vi proponiamo una breve introduzione ed il trailer ufficiale italiano
Da quarant'anni Salgado attraversa i continenti sulle tracce di un'umanità in pieno cambiamento. Dopo aver testimoniato alcuni tra i fatti più sconvolgenti della nostra storia contemporanea - conflitti internazionali, carestie, migrazioni di massa - si lancia adesso alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto fotografico, omaggio alla bellezza del pianeta che abitiamo. La sua vita e il suo lavoro ci vengono rivelati dallo sguardo del figlio Juliano Ribeiro Salgado, che l'ha accompagnato nei suoi ultimi viaggi, e da quello di Wenders, fotografo egli stesso.
Il Sale della Terra è un film 'forte' come un pugno nello stomaco che ti accompagna, attraverso le foto di Salgado, in lungo e largo sul pianeta sino al fondo dell'inferno e poi ti fa intravedere la via della salvezza. Un film imperdibile per comprendere il buio in cui viviamo e come dargli luce.
Timeoutintensiva
Il Copyright delle Foto scelte è naturalmente dell' autore, S. Salgado.
(edizione 2012)
Task Force: G Bettelli, G. Della Rocca, M. Fusari , P. Martorano, P. Mastronardi, M.Solca, G. Torri
Gruppo di Studio Sicurezza in Anestesia: E. Adrario, G. Arena, M. Astuto, G. Bettelli, E. Calderini, A. De Gasperi, M. Fusari, Y Leykin, L. Lorenzini, L. Lubatti, C. Pace, L. Piazza, C. Pontecorvo, R. Rago, I. Salvo, M. Sammartino, M. Solca, V. Sonzogni, S. Taddei, G. Torri
Caltabellotta A., Iacono A.
Evidence 2014;6(9):e1000089
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Ringraziamenti
Sul Blog i Contenuti del Numero 28
Dicembre 2014
Un Nostro Grazie a:
in Cover
Maria Teresa Greco, Anna Roberto,
Giovanni Apolone, Luigi Bisanti,
Mauro Niero, Vittorio Caimi,
Paolo Longoni
In Focus:
Flaminia Coluzzi,
Matteo Ruggeri
Paola Michelozzi,
Francesca de’ Donato
Laura Reale, Michele Zanetti,
Massimo Cartabia, F. Fortinguerra,
Maurizio Bonati
In Racconti a Margine:
psycapolide
In Out of Border:
-Emilia Maggiordomo e Laura Costa
In Student Corner:
-Gruppo Di Studio Siaarti per
La Sicurezza in Anestesia
-Caltabellotta A.
- Iacono A.
In Graffiti:
-Ettore Lo Bianco
In Nurse Science:
Giancarlo Cappello, Sandy Giammona,
Filippo Marchese, Egman Sabrina.
ISMETT Palermo Nurses Educator
E ancora...
Ai Nostri Infaticabili:
-Andrea Cracchiolo e Daniela Palma
per Student Corner
-Emilia Maggiordomo e Laura Costa
per la Sezione Dedicata alla Poesia
di cui sono le Curatrici -
i Nurses Educator Ismett di Palermo
per la rubrica Nurse Science,
da loro curata.
Fonti N.°28, DICEMBRE 2014
Si ringraziano altresì:
- Board della SIAARTI e Pamia
- Recenti Progressi in Medicina
-Ricerca & Pratica
-Il Pensiero Scientifico Editore
-Biomed Central Open Acces
http://www.biomedcentral.com
-Evidence www.evidence.it
GIMBE