Introduzione
Non è strano al giorno d’oggi sentir parlare di errori assistenziali in sala operatoria, corpi estranei lasciati accidentalmente all’interno del sito chirurgico, trasfusioni errate, apparecchiature elettromedicali non funzionanti e tanti altri esempi di malasanità che spesso purtroppo evolvono nella morte del paziente. Sembra un paradosso, quell’ambiente che dovrebbe essere simbolo di sicurezza e “salute ritrovata”, proprio per la sua componente altamente tecnologica e per la complessità assistenziale che lo contraddistingue, si traduce invece in una fonte di rischio, trappola letaleper alcuni pazienti. Seppur a livello nazionale italiano non esistano dati sull’incidenza di eventi avversi associati all’assistenza chirurgica, dalle esperienze di altri Paesi è stata riportata un’incidenza compresa tra il 3% ed il 16% nelle procedure eseguite con ricovero ordinario, con un tasso di mortalità compreso tra lo 0,4 % e lo 0,8 %, dato ancora più allarmante se si considera che almeno nella metà dei casi si tratta di eventi evitabili.
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A.N. Cracchiolo*, D.M. Palma*
Anestesia e Rianimazione Polivalente II
AORNAS Ospedale Civico Di Cristina Benfratelli
Palermo
Novembre 2010
* Responsabili Editoriali
Timeoutintensiva.it Open Network
Delfino Legnani
Istituto di Malattie Respiratorie, Università di Milano, U.O.C. Pneumologia,
Ospedale “L. Sacco”, Milano, Italy
Le Infezioni in Medicina, Supplemento 2/2009