“Il miglior consiglio menzionato praticamente in tutti i trattati sulla peste è: “Cito, longe fugeas et tarde redeas” (Presto, fuggi lontano e torna tardi).”
Parola di Marc Vandoosler, esperto medievalista di notte, oramai colf di giorno. Nonché uno dei tre evangelisti di rue Chasle, che vivono insieme con il vecchio Vandoosler, distribuiti su quattro piani. Dopo Chi è morto alzi la mano e Io sono il tenebroso, Parti in fretta e non tornare è l’ultimo dei tre libri, fino ad ora, in cui compaiono, i tre amici, Marc, Mathias e Lucine, ovvero i tre evangelisti e ricercatori (Medioevo, Preistoria e Grande Guerra), e il vecchio Vandoosler, ex poliziotto.
In questo nuovo romanzo, è principalmente Marc a collaborare con la giustizia, come specialista sul caso; ma la sua è una presenza sullo sfondo, sebbene decisiva e incisiva, per quella tipica anomalia bizzarra del suo stile di vita. A condurre le indagini è il commissario Adamsberg, da venticinque anni nella Polizia di Parigi; cresciuto sui Pirenei, è arrivato a dirigere la Divisione Anticrimine della Questura della Capitale francese, nel tredicesimo arrondissement.

Trama

Di notte, sulle porte delle case di Parigi, vengono dipinti con la vernice nera strane sigle e numeri. Sono dei numeri 4, grandi 4 neri, un po’ scritti all’antica. All’altro capo della città, in una cassetta delle lettere vengono depositate incomprensibili missive che annunciano malattia e morte. Solo il commissario Adamsberg intuisce che tra i due fatti esiste un legame. Forse è una storia che affonda nei tempi bui dell’Europa, quelli della Morte Nera. Il commissario Adamsberg è un uomo lento, piccolo e bruno, a cui piace camminare; infatti riflette solo camminando e i suoi pensieri sono aggrovigliati come gli scarabocchi che annota sui fogli, i suoi percorsi mentali sono di impervia natura. Il suo vice Danglard, giocando con la realtà, sostiene che “quando creò Adamsberg, Dio aveva avuto una nottataccia.” 

L'Autrice

Fred Vargas è quella giallista francese che, giocando sull’intrattenimento e sulla sua dote di eccelsa narrativa, sparpaglia indizi, che il lettore assimila, pur non riuscendo a ricongiungerli. Poi, quegli stessi indizi, la Vargas ha l’abilità semplice, nella drastica
logicità, di metterli a nudo e chiudere il caso. La scrittrice che ama definirsi "véritable encyclopédiste humaniste”, di professione è archeozoologa, specializzata nello studio degli animali di età medievale. Il suo vero nome è Fréderique Audouin-Rozeau ed è conosciuta in ambiente scientifico per le sue ricerche e pubblicazioni di studi comparati sulle "taglie degli animali domestici in Europa dall’antichità all’era moderna" e sui "meccanismi di trasmissione uomo-animale della peste del trecento", sul ruolo di maiali e pulci nello scatenarsi delle epidemie di peste nera. In Parti in fretta e non tornare è la peste, la morte nera, a scatenare la psicosi collettiva nella capitale, contro la quale Adamsberg e la sua squadra lottano. Le competenze professionali della Vargas qui emergono con lucida chiarezza. La sua puntigliosità caparbia, l’utilizzo di una sintassi scorrevole, la fluidità nel giostrare con le parole e le sue competenze  scientifiche, vengono qui risaltate da una costruzione appassionante, avvincente e, anche, divertente, in quello che è uno dei suoi migliori romanzi. Da questo giallo è anche stato tratto un film, Pars vite et reviens tard, per la regia di Régis Wargnier, con José Garcia nel ruolo di Adamsberg e Olivier Gourmet nel ruolo del banditore Joss Le Guern. Il film è uscito in Francia nel gennaio del 2007 ed in seguito in altri paesi, dalla Germania, al Brasile, al Giappone. La pellicola è inedita in Italia.

Ilaria Falcone 24 maggio 2010
http://www.nonsolocinema.com/

Potete Visionare Il Trailer del Film In Lingua Francese