Recensione a cura di Ugo Sottile
Non si tratta dell’ennesimo cantautore canadese come potrebbe sembrare, ma di una band in piena regola che ha mantenuto quasi senza volerlo il nome del leader come qualche volta capita, formata da Simon Angell, Misha Stein, Robbie Kuster e naturalmente Patrick Watson.
Patrick Watson, l’elemento di coesione, voce e piano, nasce in California ma è canadese di adozione; dopo un primo lavoro da solo “Waterproof9” del 2001, esce il primo album nel 2003 ”Just Another Ordinary Day” al quale segue appunto “Close To Paradise”; nel 2006 nel frattempo ha avuto modo di collaborare con la “Cinematic Orchestra” nell’album “Ma Fleur” dove interpreta stupendamente uno dei momenti più belli “To Build A Home” brano d’apertura di quell’album.
La musica di Patrick Watson richiama alcuni dei momenti più significativi del panorama degli ultimi ma anche dei penultimi tempi; sembra di ascoltare una fantastica miscela dove riassapori
ambientazioni psichedeliche Pinkfloydiane interpretate di volta in volta ora da Roy Harper oppure da Jeff Buclkey, alle volte ti ritrovi in un fumoso ambiente teatrale caro al vecchio Tom Waits epoca “Swordfishtrombones”; carillion colorati si aprono con piccole ballerine danzanti e ti riportano in vecchi luna park fuori dal tempo, e il tutto viene di tanto in tanto spruzzato ed immerso in un bagno satinato dove l’aggettivo ben calzante è chiaramente riferito alla musica di inizio secolo di uno dei miei autori preferiti, “Eric Satie”.
Nonostante l’album sia stato insignito del Polaris Prize canadese, equivalente del ben più famoso Mercury Prize, sembra non mettere d’accordo tutti, come gli si volessero rimproverare troppi e troppo importanti riferimenti; ma penso di lasciare questo quesito ad altri, l’importante è ascoltarlo e capirete che ne vale senz’altro la pena.
“Close to paradise” il primo brano viene attraversato dal suono di chitarre alla Gilmour ma è una sensazione bellissima, in ”Daydreamer” gli accordi di un piano scordato e campionamenti di cori preludono alla sua calda voce che si impenna in delicati falsetti, ”Slip into your skin “ è una delicatissima ninna nanna , “Giver” vagamente britpop, ”Weight of the World“ sembra appunto una cover di un pezzo che Tom Waits non ha mai scritto, ”The Storm” è una delicata song con radici essenzialmente affondate nel folk con uso di fingerpicking e banjo e voce lievemente megafonata, ”Mr Tom” unico strumentale dove sembra di ascoltare un pezzo di Satie ma suonato in dissonanza; in ”Luscious Life “, con un riff di piano e percussioni, sembra di vedere aleggiare alle sue spalle il fantasma di Jeff Buckley; ”Drifters” inizialmente barocca con un’incalzante piano minimale che apre a chitarre e percussioni, ”Man Under The Sea” piccolo ed atipico valzer che scivola nella stupenda e sognante “Great Escape”; ”Sleeping Beauty” con intermezzi di archi cameristici e chitarre distorte non si può raccontare bisogna proprio ascoltarla, sembra una sinfonia in miniatura in due movimenti, infine ”Bright shiny Lights”, il gospel di chiusura.
Se rimarrete soddisfatti dell’ascolto non perdete tempo a reperire il successivo album del 2009 ”Wooden Arms” così capirete se schierarvi dalla parte dei detrattori o inserirlo nella lista degli artisti preferiti.
Ugo Sottile
Sound tracks
1. Close To Paradise
2. Daydreamer
3. Slip Into Your Skin
4. Giver
5. Weight Of The World
6. Storm
7. Mr. Tom
8. Luscious Life
9. Drifters
10. Man Under The Sea
11. Great Escape
12. Sleeping Beauty
13. Bright Shiny Lights
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Aggiornato al: 12 Dicembre 2011
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dell’ Ismett di Palermo per la rubrica
Nurse Science, che curano
Infine grazie, ancora una volta,
a tutto il corpo
Redazionale della Rivista
Timeoutintensiva i.Change
Openproject
Fonti Numero 19, Dicembre 2011:
Si ringraziano altresì:
Il Ministero della Salute
e
L’ISS
La SINPE ed Il Suo Presidente
La SIAARTI
http://www.siaarti.it/
IL Giornale Italiano di Medicina
del Lavoro ed Ergonomia
PI-ME, Pavia ISSN 1592-7830
http://gimle.fsm.it
Le Infezioni in Medicina
http://www.infezmed.it/
MenuIniziale.aspx
La Rivista Scenario
della Aniarti
il Sito nottidiguardia.it
la Rivista
Educazione Democratica
Intensive care
Edizione Italiana
La Fondazione
Giancarlo Quarta (www.ucare.it)
Biomed Central Open Acces
http://www.biomedcentral.com/
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