RISVOLTO
Lilian Kallir è una brillante pianista che predilige Mozart: una sera, allorché deve affrontare il Concerto n. 21 (quello col famoso Andante), la partitura diventa di colpo un intrico di segni incomprensibili; è l’esordio di una neuropatologia che le impedirà, se non di scrivere, quanto meno di leggere e altererà la sua percezione sino a farle confondere un violino con un banjo o un rasoio con una penna. Sue Barry è riuscita a diventare neurobiologa nonostante una menomazione invalidante: una forma di strabismo che inibisce la visione stereoscopica, sicché gli occhi sono attivi uno per volta, in alternanza, senza mai potersi coordinare; per lei, la profondità e la terza dimensione sono categorie puramente immaginarie. Sono solo due dei casi raccontati e analizzati in questo nuovo libro di Oliver Sacks: storie di amputazioni e deformazioni affettivo-cognitive che sembrano sfociare in drammi senza rimedio. E ancora una volta Sacks mostra come ogni ferita attivi inaspettate strategie adattative, una impensabile capacità di conservare o ridisegnare ciò che viene esperito. Ma per il lettore la vera sorpresa consisterà nel vedere tali dinamiche confermate dall’esperienza personale dello stesso Sacks. Scrutandosi con freddezza clinica, ma senza il timore di rivelare le oscillazioni dei suoi stati d’animo, il neurologo-scienziato parla infatti sia della prosopagnosia di cui è affetto (l’incapacità di riconoscere i volti), sia dell’odissea legata a un melanoma maligno all’occhio destro, i cui sintomi si materializzano un sabato del dicembre 2005, al cinema, sotto forma di una macchia dai contorni iridescenti. Nel rivivere le fantasmagorie percettive scatenate dal tumore, Sacks prosegue così la sua esplorazione del versante creativo di ogni malattia, che in questo caso si manifesta nelle infinite modalità con cui ogni occhio e ogni mente inventano e reinventano l’inafferrabile vastità del mondo esterno.
Dal Sito dell’Adelphi
Altra Recensione:
“L’occhio della mente raccoglie storie di individui che hanno perso capacità visive come il riconoscimento degli oggetti e dei volti, l’abilità di leggere e la profondità stereoscopica. Il libro eccelle nelle descrizioni di questi “stati alterati”, ma ci sono altre ragioni per cui è bello leggere le pagine di Sacks sui disturbi neurologici. Prima di tutto perché mostrano che le azioni che svolgiamo ogni giorno sono in realtà incredibilmente complesse e si fondano su meccanismi cerebrali altrettanto complessi. C’è un secondo motivo di fascino, più legato alla sfera emotiva: le storie di Sacks sono grandi racconti sullo spirito dell’uomo e i suoi tentativi di reagire ai profondi colpi inferti a ciò che significa essere umani. Ma il fascino dello stile di Sacks risveglia anche il filosofo in noi. Può essere divertente chiedersi cosa vuol dire essere un alieno, un cane o un pipistrello, ma di solito troviamo risposte solo nei romanzi. Le storie di Sacks, invece, ci fanno entrare nella testa di esseri che hanno un’esperienza del mondo del tutto alternativa e sono in grado di comunicarla. Tra i casi raccontati in L’occhio della mente ce n’è uno che spicca: la lotta dello stesso Sacks con una perdita di vista dovuta a melanoma oculare.”
Mark Changizi,
New Scientist
Questa non è pubblicità commerciale, ma una segnalazione ai nostri lettori nel rispetto del progetto editoriale Timeoutintensiva.it
email di contatto: segnalazioni@timeoutintensiva.it
Aggiornato al: 12 Dicembre 2011
D.M. Palma*, A.N. Cracchiolo*
Anestesia e Rianimazione Polivalente II Azienda Ospedaliera Nazionale di Rilievo ad Alta Specializzazione AORNAS Ospedale Civico Di Cristina Benfratelli Palermo
*Timeoutintensiva OpeNetwork
Fabrizio Pulvirenti, Paolo Pasqua, Elio Falzone, Federico Maffeo, Carmelo Gugliara, Luigi Guarneri
U.O. di Malattie Infettive, Azienda Ospedaliera Umberto I, Enna, Italy
Case reports - Le Infezioni in Medicina, n. 2, 124-126, 2010
De Fina L., Tanasi P., Brauzzi M.
Centro Medicina Subacquea ed Iperbarica
Ospedale Misericordia, ASL 9 Grosseto
Medicina Subacquea e Iperbarica
N. 1 - Marzo 2010 - 20
“Un Buon Natale ed un
Felice 2012 di pace a
Tutti I Nostri Lettori
dal Comitato Editoriale
di Timeoutintensiva.it e
dagli Organi Direttivi della
Associazione i.Change Onlus”
Un Nostro Grazie a:
In Focus:
Alain Goussot per L’articolo su
Franco Basaglia
In Racconti a Margine:
Pentothal per il racconto
“La Luce delle Stelle”
In Out of Border:
Emilia Maggiordomo e
Laura Costa per la Sezione Dedicata
alla Poesia di cui sono le Curatrici
Psycoapolide per la Bella
Recensione sul Film
“L'uomo con la macchina da presa”
di Dziga Vertov
In Graffiti:
Nuccia Cammara che ci ha
permesso di visitare la grande
mostra fotografica
“Paris Photo”
In Spotlight:
Fondazione Giancarlo
Quarta (www.ucare.it)
per il video “Il Senso della Malattia”
Ai nostri infaticabili: Ugo Sottile
per la Musica, Andrea Cracchiolo
e Daniela Palma per Student Corner
ed a tutti i Nurse Educator
dell’ Ismett di Palermo per la rubrica
Nurse Science, che curano
Infine grazie, ancora una volta,
a tutto il corpo
Redazionale della Rivista
Timeoutintensiva i.Change
Openproject
Fonti Numero 19, Dicembre 2011:
Si ringraziano altresì:
Il Ministero della Salute
e
L’ISS
La SINPE ed Il Suo Presidente
La SIAARTI
http://www.siaarti.it/
IL Giornale Italiano di Medicina
del Lavoro ed Ergonomia
PI-ME, Pavia ISSN 1592-7830
http://gimle.fsm.it
Le Infezioni in Medicina
http://www.infezmed.it/
MenuIniziale.aspx
La Rivista Scenario
della Aniarti
il Sito nottidiguardia.it
la Rivista
Educazione Democratica
Intensive care
Edizione Italiana
La Fondazione
Giancarlo Quarta (www.ucare.it)
Biomed Central Open Acces
http://www.biomedcentral.com/
Aggiornato al: 12 Dicembre 2011