I brevi testi qui raccolti sono cronache reali di «matti» che ho curato in prima persona o conosciuto indirettamente da documentazioni cliniche, fra il 1982 e il 2005, durante il mio lavoro psichiatrico nella struttura pubblica di una zona periferica di Genova. Lucetta Frisa ha lavorato alla stesura e revisione generale dei testi e aggiunto altre storie reali da lei osservate personalmente. Se questi racconti appariranno al lettore come «narrazioni fantastiche», sarà vero ciò che penso da sempre: che il «fantastico» scaturisce da una realtà così inafferrabile e complessa da sfuggire a qualsiasi regola voglia definirla. Anime strane espone vite di individui che non avrebbero mai narrato da soli la loro storia. E, come scrive Oliver Sacks: «una vita umana non è una vita fino a quando non è esaminata; fino a quando non è veramente ricordata e assimilata; e questo ricordo non è qualcosa di passivo ma la costruzione attiva e creativa della vita di un individuo, la scoperta e la narrazione della vera vita di un individuo». Il mio pudore nel rendere pubbliche storie eccentriche e inclassificabili che ho raccontato talvolta solo a me stesso, è stato superato dal timore che, in assenza di un narratore, sarebbero sprofondate nell’oltraggio del silenzio. Questo libro è l’illusione che quel silenzio sia meno definitivo.
Intervista di Alessia Mocci a Marco Ercolani
da http://cultura.mondoraro.org
A.M.: “Anime strane” è una silloge di racconti a due mani. Com’è stato lavorare con Lucetta Frisa?
Marco Ercolani: Lavorare con Lucetta Frisa è stato determinante per la realizzazione di questo libro. I testi di Anime strane sono cronache reali di “matti” che ho curato in prima persona o conosciuto indirettamente da documentazioni cliniche, fra il 1982 e il 2005, durante il mio lavoro psichiatrico in un ambulatorio di salute mentale della periferia di Genova. Lucetta, da poeta ed attrice, ha lavorato alla stesura e revisione generale dei testi ed aggiunto altre storie reali da lei osservate personalmente. La “regia a due” è la stesura finale del libro. Lavorare insieme è una nostra preziosa e felice abitudine, fin da quando scrivevamo L’atelier e altri racconti, nel lontano 1987, ispirandoci con i nostri racconti a quadri celebri, e nel 2000 quando pubblicammo Nodi del cuore, un epistolario immaginario tra coppie di artisti celebri.
A.M.: Qual è stata la genesi di questa collaborazione?
Marco Ercolani: Ha origine nel mio personale pudore a rendere pubbliche storie eccentriche ed inclassificabili come quelle dei “matti”, storie che per anni ho conservato nella memoria. Ho vinto questo pudore pensando che, in assenza di un narratore, queste storie stravaganti e spesso geniali potessero sprofondare in un silenzio oltraggioso, determinato dalle repressioni istituzionali ancora presenti nella psichiatria, al di là della legge Basaglia. Lucetta, “scrivendo” il libro con me, mi ha permesso di “vivere” i protagonisti di queste storie non solo come pazienti reali ma come personaggi di racconti.
A.M.: La percentuale di realtà presente nella pubblicazione è molto alta. Ci racconti qualcosa in merito?
Marco Ercolani: Si tratta, effettivamente, di storie del tutto reali (come accadrà ancora più radicalmente nel sequel di questo libro, Sento le voci, pubblicato dalle Edizioni La Vita Felice nel 2009, sempre scritto a quattro mani con la stessa Frisa). Ogni parola di Anime strane è una parola realmente pronunciata da un “matto reale”. La nostra funzione di “autori” è stata di curare un buon lavoro di montaggio e di “organizzare” frasi sparse o disperse in racconti leggibili. Con l’effetto di spiazzare il lettore che, alla prima impressione, vive queste storie come fantastiche, quasi impossibili. Ma l’esperienza ci ha insegnato quanto la realtà superi, per potenza ed originalità, la stessa immaginazione umana.
A.M.: Qual è la cronaca che ritieni maggiormente curata a livello stilistico semantico?
Marco Ercolani: Non ci sono cronache “scritte” meglio a livello stilistico. Non abbiamo mai imposto un nostro “stile”. Seguendo le “voci” dei matti ci siamo imbattuti in persone che raccontavano il loro disagio con maggiore proprietà ed adeguatezza. Da qui, forse, la sensazione che alcune storie siano scritte meglio di altre.
A.M.: Qual è il target di lettori che potrebbero leggere ed apprezzare “Anime strane”?
Marco Ercolani: Credo che i lettori di questo libro non siano esclusivamente gli addetti ai lavori (psichiatri, psicologi, operatori sociali, etc., anche se molti di loro lo hanno apprezzato) quanto le persone che partecipano al dolore umano, qualunque esso sia, sono insofferenti ai canoni comuni, e provano interesse e pietas per i folli ai margini del mondo, per i “senza voce”. Anime strane, mi piace ripeterlo, espone vite di individui che da soli non avrebbero mai narrato le loro terribili storie. E, come ricorda Oliver Sacks, “una vita umana non è una vita fino a quando non è esaminata; fino a quando non è veramente ricordata ed assimilata”.
A.M.: È stato complesso trovare una casa editrice disposta a pubblicarti?
Marco Ercolani: Sorprendentemente no. La casa editrice Greco & Greco di Milano, che già aveva pubblicato nel 2000 il nostro già citato Nodi del cuore, si è subito mostrata favorevole all’operazione.
A.M.: Hai già presentato ufficialmente “Anime strane”?
Marco Ercolani: Il libro è stato presentato a Genova, S. Margherita, Torino, Pisa, ed alcune sue parti sono state lette a Certaldo in occasione del Festival del Teatro di Strada del 2009, accompagnate dalla musica di Fausto Ferraiuolo, allievo di Enrico Pierannunzi e di John Taylor, uno dei più apprezzati talenti del jazz italiano contemporaneo.
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Aggiornato al 12 Ottobre 2011
TIMEOUTINTENSIVA.IT
IL MEGLIO DI TIMEOUTINTENSIVAA.N. Cracchiolo*, D.M. Palma*
Anestesia e Rianimazione Polivalente II “G. Trombino” Azienda Ospedaliera Nazionale di Rilievo ad Alta Specializzazione AORNAS Ospedale Civico Di Cristina Benfratelli Palermo
*Timeoutintensiva Openproject
30 Settembre 2011
a cura di S. Vasta*
Anestesista-Rianimatore
*Timeoutintensiva Openproject
“Il Meglio di Timeoutintensiva”
Troverete nelle sezione
Techne, i 10 file che nel 2010
hanno avuto Più Download
(ed il loro Numero)
Un Nostro Grazie a:
In Focus:
M. Vasta, Bioingegnere
per la sua collaborazione
all’ Articolo
La Medicina Basata sulle Prove
e la Medicina “Bugiarda”
in Focus
Filippo Baglini e Cinzia Cerbino,
giornalisti dell’ Italo Europeo
(www.italoeuropeo.com) per
l’intervista a Paolo Malacarne e
per il permesso di pubblicarla
In Racconti a Margine:
a Francesco Zuccaro per
averci segnalato il racconto
Oggi per Domani
di Folfox4, ed a quest’ultimo
per averlo scritto
In Out of Border:
A Emilia Maggiordomo e
Laura Costa per il bell’articolo
“La Poesia è un Clamore”
In Books:
Al dr. Corrente, Psicoanalista,
per le informazioni forniteci
sulla “Rete per L’identità”
che ci ha permesso di leggere e
pubblicizzare
“Il mio nome è Victoria”
In Graffiti:
A Rocco Sclafani che ci ha
permesso di pubblicare le
sue belle foto
sulla “Mattanza”
Ai nostri infaticabili: Ugo Sottile
per la Musica, Andrea Cracchiolo
e Daniela Palma per Student Corner
ed a tutti i Nurse Educator
dell’ Ismett di Palermo per la rubrica
Nurse Science, che curano
Infine un grazie a tutto il corpo
Redazionale della Rivista
Timeoutintensiva i.Change
Openproject
Fonti Numero 18, Ottobre 2011:
Si ringraziano altresì:
nottidiguardia.it
ospedaleaperto.com
SIAARTI
Commissione Bioetica
Coordinatore Dr. G.R. Gristina
http://www.siaarti.it/
Minerva Anestesiologica
Intensive care
Edizione Italiana
Rivista Italo Europeo
www.italoeuropeo.com
Biomed Central Open Acces
http://www.biomedcentral.com/
Neuroethics
http://www.springerlink.com/
PLoS Medicine
www.plosmedicine.org
Le Infezioni in Medicina
http://www.infezmed.it/
MenuIniziale.aspx
the Atlantic Magazine
http://www.theatlantic.com/
La Rivista “Internazionale” in .pdf
www.internazionale.it
Am. J. Respir. Crit. Care Med. 2011,
http://ajrccm.atsjournals.org/
Reuters Health Information
Aggiornato al: 12 Ottobre 2011