Ishtar 2 è un reparto di Rianimazione, dove Antonia Arslan, inghiottita dal coma all'improvviso, è stata ricoverata per 20 giorni, angoscianti per chi le voleva bene, e spaventosi per lei, che forse non era così assente. Eppure in quella nuova dimensione, la sua vita si è accesa come per incanto, l'ospedale si è fatto ora castello in cui si aggirano dolci presenze capaci di fugare paure e solitudine, ora giardino dove l'erba è un tappeto morbido. Il lento recupero ha avuto il sapore di una rinascita. La gola, come carta vetrata subito dopo il risveglio, ha ritrovato il respiro e restituito la voce a una generosa e affascinante cantastorie. Le sue dita si sono messe a correre sulla pagina trasformando quell'esperienza in racconto. Ne sono nate queste pagine toccanti e allegre perché, persino tra le pareti di quella stanza d'ospedale, Antonia Arslan è rimasta una bambina capace di osservare il mondo con lo sguardo rapito di chi ancora non sa. Quello sguardo che le ha permesso di commuovere i suoi lettori narrando l'eccidio armeno e l'incendio di Smirne. E di dirci oggi ciò che ha visto dalle finestre di quel castello sul mare.
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Chi arrivava pian piano alle mie spalle? Non una presenza malvagia, né ostile.Qualcuno che silenziosamente, senza toccarmi, mi annunciava che veniva di lontano, con ali piumate ma senza sorriso, e ordinava: “Combatti”
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Solo una lettera distingue Istar 2 – il nome di reparto di rianimazione – da Ishtar, “la dea del Pantheon assiro…colei che è chiamata l’Argentea, la Signora della Luce Risplendente”. E’ lo scarto fra realtà e sogni – visioni che sono “avventure del cuore” - separate solo dall’esile ‘terra di mezzo’ abitata dai nostri corpi. Basta un piccolo intoppo (un sassolino invadente, un ‘calcolo renale’ dicono i medici, e la Sepsi conseguente) e quelle porte si spalancano, per Antonia Arslan, la scrittrice autrice di La masseria delle allodole e la Strada di Smirne. Una mattina, mentre stava leggendo una recensione non positiva al suo libro, su un grosso giornale, infatti, succede: i dolori alla schiena insopportabile, il ricovero, la rianimazione. Da questo ricovero nè è venuto fuori un romanzo dall’atmosfera onirica, che ci mostra, come in un’Apocalisse ad uso privato, una teoria di immagini al centro di ognuna delle quali c’è un enigma da rivelare. Un enigma che si schiude agli occhi se le si guarda meglio, in un gioco di associazione con altre immagini, con ricordi, con il proprio nome. Arslan infatti narra il suo lungo periodo passato in coma vigile, attorniata di presenza impalpabili come bambagia, che le ripetono, come fili appesi alle pareti, opprimenti su di lei, che “non ce la farà mai”, o il leone (Arslan vuol dire proprio leone) che viene a visitarla, “sorridente e maestoso”. Poi le mani della figlia, solitamente ritrose, che scendono ad accarezzarle il capo, mentre si ha sete e non si può dirlo, perchè la voce non obbedisce più. E sempre la sensazione di essere in un castello sospeso sul mare, abitato da gentili dame. Come l’infermiera Roberta dei turni di mattina, “vispa, con la freschezza del mondo esterno, l’uniforme pulita e un sorriso pieno di sonno”. E infine la vita che ritorna, ritorna la gioia, perchè “Lei c’era, da qualche parte, la Signora che scacciava le tenebre”. E l’invito al consesso dei cari morti, per ora, può essere declinato.
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IL MEGLIO DI TIMEOUTINTENSIVAA.N. Cracchiolo*, D.M. Palma*
Anestesia e Rianimazione Polivalente II “G. Trombino” Azienda Ospedaliera Nazionale di Rilievo ad Alta Specializzazione AORNAS Ospedale Civico Di Cristina Benfratelli Palermo
*Timeoutintensiva Openproject
30 Settembre 2011
a cura di S. Vasta*
Anestesista-Rianimatore
*Timeoutintensiva Openproject
“Il Meglio di Timeoutintensiva”
Troverete nelle sezione
Techne, i 10 file che nel 2010
hanno avuto Più Download
(ed il loro Numero)
Un Nostro Grazie a:
In Focus:
M. Vasta, Bioingegnere
per la sua collaborazione
all’ Articolo
La Medicina Basata sulle Prove
e la Medicina “Bugiarda”
in Focus
Filippo Baglini e Cinzia Cerbino,
giornalisti dell’ Italo Europeo
(www.italoeuropeo.com) per
l’intervista a Paolo Malacarne e
per il permesso di pubblicarla
In Racconti a Margine:
a Francesco Zuccaro per
averci segnalato il racconto
Oggi per Domani
di Folfox4, ed a quest’ultimo
per averlo scritto
In Out of Border:
A Emilia Maggiordomo e
Laura Costa per il bell’articolo
“La Poesia è un Clamore”
In Books:
Al dr. Corrente, Psicoanalista,
per le informazioni forniteci
sulla “Rete per L’identità”
che ci ha permesso di leggere e
pubblicizzare
“Il mio nome è Victoria”
In Graffiti:
A Rocco Sclafani che ci ha
permesso di pubblicare le
sue belle foto
sulla “Mattanza”
Ai nostri infaticabili: Ugo Sottile
per la Musica, Andrea Cracchiolo
e Daniela Palma per Student Corner
ed a tutti i Nurse Educator
dell’ Ismett di Palermo per la rubrica
Nurse Science, che curano
Infine un grazie a tutto il corpo
Redazionale della Rivista
Timeoutintensiva i.Change
Openproject
Fonti Numero 18, Ottobre 2011:
Si ringraziano altresì:
nottidiguardia.it
ospedaleaperto.com
SIAARTI
Commissione Bioetica
Coordinatore Dr. G.R. Gristina
http://www.siaarti.it/
Minerva Anestesiologica
Intensive care
Edizione Italiana
Rivista Italo Europeo
www.italoeuropeo.com
Biomed Central Open Acces
http://www.biomedcentral.com/
Neuroethics
http://www.springerlink.com/
PLoS Medicine
www.plosmedicine.org
Le Infezioni in Medicina
http://www.infezmed.it/
MenuIniziale.aspx
the Atlantic Magazine
http://www.theatlantic.com/
La Rivista “Internazionale” in .pdf
www.internazionale.it
Am. J. Respir. Crit. Care Med. 2011,
http://ajrccm.atsjournals.org/
Reuters Health Information
Aggiornato al: 12 Ottobre 2011