Vai in archivio al
 

Music

“Valentyne suite”

  Titolo: “Valentyne suite” Autore: Colosseum Anno/Editore: 1969 Etichetta Castle Genere: Rock progressivo Video: Guarda il video Allegato: Scarica Allegato

Recensione a Cura di Ugo Sottile

 

In un tempo ormai lontano, quando si tracciavano strade nuove ed atipiche al rock classico, c’era un proliferare di gruppi che innestavano nuovi tipi di suono sulle ossature essenzialmente rock.

Forse i Colosseum non sono stati i più rappresentativi del genere allora chiamato jazz-rock, ma, con John Hiseman alla batteria, Dick Heckstall-Smith ai fiati, Dave Grenslade alle tastiere, Tony Reeves al basso e Jimmy Litherland alla chitarra, la formazione base degli esordi, sono stati in grado di stuzzicare le orecchie degli ascoltatori sino ad allora non abituati a questo tipo di contaminazione che metteva in risalto qualità sicuramente meno rumoristiche ma più ricercate.

Il suono si faceva complesso e tentava di liberarsi dagli stereotipi dell’epoca, operazione alquanto rischiosa, anche se in genere non venivano rinnegate le matrici rock; potevano forse sembrare spocchiosi con i loro virtuosismi, ma la potenza  espressiva che riuscivano ad infondere alla loro musica ti faceva capire che non era proprio così.

“Valentyne Suite” rappresenta il secondo capitolo della loro storia, preceduto da “About to Die” sempre del 1969, senz’altro il loro anno migliore; l’album si apre con “The Kettle”, un pezzo in cui vengono malcelate le sonorità tipiche del blues-rock; già il secondo brano “Elegy” pur non discostandosi tanto dal vecchio filone produce un suono leggermente diverso con l’assolo centrale dei fiati di Dick Heckstall-Smith... Butty’S Blues è principalmente caratterizzato dal suono dell’hammond di Dave Greenslade ritmo quasi sincopato che ricorda il sound di Al Kooper e Mike Bloomfield; “The Machine Demands a Sacrifice” è il pezzo che precede il vero motivo fondamentale del vinile dell’epoca “Valentyne Suite”. Come suggerisce appunto il titolo è una lunghissima suite di circa diciassette minuti formata da tre movimenti: il primo “January’s Search” dura poco più di sei minuti ed è la perfetta introduzione dell’intera suite, con i suoi momenti carichi di intensità, intervallati da sorte di pause, che tendono ad incrementare l’aspettativa di ciò che può seguire, mentre ogni tanto si  ritorna indietro, a ripescare qualcosa che sembrava essere stato  dimenticato a bella posta con la  complicità delle tastiere di Dave Greenslade, per riaffondare poi sul tema di base. Il secondo movimento”Frebuary’s Valentine” è di ispirazione classica completo di coro accompagnato dai fiati; ma è un intermezzo che prelude stupendamente all’atto conclusivo “The Grass is Always Greener” dove, sfruttando sempre la base del tema iniziale, arricchito di svisate di tastiere, si ha la sensazione di partecipare ad una jam session in corso d’opera, dove tutto sembra perfetto ed ogni nota è esattamente dove dovrebbe stare.

 

Ugo Sottile

 

 

Questa non è pubblicità commerciale, ma una segnalazione ai nostri lettori nel rispetto del progetto editoriale Timeoutintensiva.it
 

email di contatto: segnalazioni@timeoutintensiva.it

 

 

Aggiornato al: 3 Giugno 2011

 

Leggi anche :
 

IL MEGLIO DI TIMEOUTINTENSIVA

TECHNE': TOP DOWNLOAD

PERIODO JUN 2009-JUN 2010



Sezioni


Newsletter

  • Nome
  • Cognome
  • Email
  • Autorizzo il trattamento dei miei dati secondo D. lgs. 196/03
Noi aderiamo ai principi HONcode.verify here.
FOTO E MESSAGGI
inviati dai nostri lettori
manda una cartolina a un amico
con i quadri di "Daro" Diana
Fonti & Ringraziamenti

Per i 5 Anni di Timeoutintensiva.it:

 

“Il Meglio di Timeoutintensiva”

 

Troverete nelle sezioni: 

Student Corner,Techne, Archive

i Files con Più Download 

(ed il loro Numero)

nel periodo da noi scelto che va

da Giugno 2009 a giugno 2010

 

Un Nostro Grazie a Lucia Fontanella

e Alessandro Vitale-Brovarone

per “Outcome”  l’articolo che ci 

hanno inviato e che con piacere 

abbiamo pubblicato in Focus

 

 

Ancora Grazie ad Antonella Barbierato

per il racconto Tutto In Una Stanza

da ospedaleaperto.com

 

Grazie ad Emilia Maggiordomo e

Laura Costa per la Recensione

sulla poetica di Joe Bousquet

in Out of Border

 

Grazie ai Colleghi della IIa Anestesia 

e Rianimazione 

AORNAS Ospedale Civico

Palermo che ci collaborano

 

Grazie al Dr. Giorgio Fabbri, 

Direttore della Neurorianimazione

AORNAS Ospedale Civico Palermo

Unica Rianimazione Siciliana 

da anni Aperta ai Familiari h 24, 

che mi ha permesso di citarlo nel 

mio Editoriale sulle T.I. Aperte 

in Focus 

 

Grazie al dr. Ugo Sottile che ci ha in 

questi anni collaborato per

le Recensioni Musicali 

 

Un Particolare Ringraziamento

a tutti gli amici, professionisti ed 

Editori che in questi 5 anni ci hanno 

collaborato e sostenuto

 

Infine un GRAZIE di Cuore 

a Tutti i Curatori Editoriali della

Rivista Timeoutintensiva

per l’Affezione al Progetto e

la loro pervicace intelligenza

 

Si ringraziano altresì:

Fonti Numero 17 Giugno 20011

 

ospedaleaperto.com

 

SST

Servizio Sanitario della Toscana

www.snlg-iss.it

www.regione.toscana.it/sst

PROGETTO CORIST

 

Giornale Italiano di Medicina 

 del Lavoro ed Ergonomia 

PI-ME, Pavia ISSN 1592-7830

http://gimle.fsm.it

 

SIAARTI

http://www.siaarti.it/

 

Minerva Anestesiologica

 

Acta Anesthesiologica Italica

 

SARNePI

http://www.sarnepi.it/

 

Intensive care 

Edizione Italiana

 

Biomed Central Open Acces

http://www.biomedcentral.com/

 

Lancet

www.thelancet.com

 

Anaesthesia

http://www.aagbi.org/publications

 

The New York Times

www.nytimes.com/

 

Istituto Mario Negri

http://www.marionegri.it/

 

J. Neurological Science 

Versione Italiana

 

Quaderni ASRI

S.S.Emilia.Romagna

AUSL Rimini

 

Decidere in Medicina - 

Dal Caso Clinico 

All’evidenza

Anno VII numero 1 Febbraio 2007

 

 

 

Aggiornato al: 3 Giugno 2011



Link Consigliati