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Music

"Ma Fleur"

  Titolo: "Ma Fleur" Autore: The Cinematic Orchestra Anno/Editore: 2007 Ninja Tune (UK) Domino Records (US) Video: Guarda il video

Band Inglese, nata intorno alla fine degli anni '90, per merito di Patrick Carpenter, compagno di avventure, anche per progetti paralleli, vedi l'esperienza "Neptune". Il loro suono si muove tra atmosfere Acid-free/jazz & Electronics, non disdegnando, a volte, l'uso di strumentazioni classiche, creando un impasto sonoro di particolare effetto e bellezza. Ai vari strumentisti che fanno quasi stabilmente parte dell'organico, si aggiungono diversi "fiancheggiatori" che si integrano di volta in volta magistralmente con il nucleo base; così il suono si accresce, e si dilata, rimanendo sempre elegante e raffinato. Spesso dalle loro performance live nascono idee sviluppate successivamente in studio. Il gruppo già consacrato dalla critica con l'album d'esordio "Motion" del ‘99, continua il suo cammino con produzioni particolari, come la musica composta per accompagnare la proiezione dei film B/W Muto del 1929 "Man with a movie camera" del russo Dzjga Vertov, performance del 2001 diventata Album nel 2003. Sempre nel 2001 partecipano all'album "Recoloured" ove reinterpretano "Vildeness" di Nils Petter Moelver. In "Everyday" del 2002 vengono mischiate e riprese idee da esperienze precedenti, e si avvalgono del supporto vocale splendido di Fontella Bass, grande interprete jazz/soul/blues. Nel 2006 partecipano ad un album tributo ai Radiohead, fornendo la loro versione di "Exit Music". "Ma Fleur" esce a circa quattro anni di distanza dall'ultimo lavoro. Si snoda fra invenzioni e soluzioni prettamente Jazz. Non sempre esaltanti, sembrano a volte mantenersi al di sotto delle loro reali capacità. La preponderanza delle tracce cantate sulle strumentali, reale novità, da alla band, una connotazione diversa con un suono certamente più fruibile dai più. Sempre molto belle e calde le voci del canadese Patrick Watson, di Lou Rhodes, e ricompare Fontella Bass. L'album si apre con il brano più bello "To build an hore".Suono rarefatto alternato a pause ad effetto con un piano delicato ma imponente, con interventi vocali che ricordano sonorità tipo Anthony e the Johnsons. (I am a bird now (CD) Anthony & the johnsons http://www.timeoutintensiva.it/recensione.php?el=38&lingua=I) "Familiar Ground", secondo brano cerca di proseguire e ripetere la marcia del pezzo di apertura non riuscendo nell'intento in maniera completa. "Child song" si apre con un fraseggio acustico che viene sommerso da una ritmica forse un pò convenzionale. Segue un recitato parlato soul/blues con splendida chitarra: è "Music Box". "Prelude" sembra uscita dalle sessions di "Man with a movie camera", emozionante, con un andamento più lento ed evocativo."As the stars fall into you": inizio chitarra e basso stile il John Martin di "Bless the weather", con sopravvento di jazz acid & free sempre sul punto di esplodere, anche se non avviene mai. Forse eccessivamente autocitante, si chiude lentamente con un epilogo che scivola nell'inizio del successivo "Into you". "Ma Fleur" brano che dà il titolo all'album forse strizza troppo l'occhio al Chill Out/Lounge Music, un lento incedere di fiati ed archi un pò involuto. "Breathe" più accessibile con una melodia semplice ed un fascino antico, con la voce di Fontella Bass che spadroneggia. "That Home" reprise song dello splendido brano di apertura, è solo un breve contrappunto. L'album si chiude con il lento "Time & Space" dove la bellissima voce di Lou Rhodes imprime il marchio di fabbrica dei "Lamb", prosegue calma e ti accompagna sino alla fine, come un "End Title Theme" sui titoli di coda di un film.

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Fonti N.°28, DICEMBRE 2014


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